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Incontri a Tiger Beach

Tiger Beach, o Tigerbeach che dir si voglia, è uno di quei punti di immersione che devi visitare una volta nella vita. Forse non è adatto a tutti, ma sicuramente non lo è per i deboli di cuore.

Salvo colpi di sfortuna colossali, le condizioni meteomarine sono perfette. L'acqua è cristallina, la visibilità di trenta metri come minimo e la temperatura del mare ricorda quella del brodino della nonna. Il vero problema a Tigerbeach, o Tiger Beach che dir si voglia, è quello di accettare il fatto che, presto o tardi, si dovrà girare la prua della barca e tornare a terra.

Ma torniamo ai deboli di cuore. A questi ultimi non consiglio questo punto di immersione. Già quando sei vestito di tutto punto e pronto a saltare dalla piattaforma, guardando la superficie dell'acqua ti accorgi che non sei in un posto come tutti gli altri. Tanto per incominciare devi fare attenzione a non saltare in groppa ad uno dei tanti squali limone che ti aspettano in superficie e, una volta sgonfiato il GAV, a non "atterrare" sul dorso di uno squalo tigre o di un grigio dei Caraibi.

I tigre. Sì, ci sono. La maggior parte di loro è ormai una celebrità: Smiley, la femmina cicciona, ma così cicciona che sembra gravida 365 giorni l'anno, Emma, l'altra femmina, meno cicciona, ma comunque famosa e ormai avvezza alla presenza degli esseri umani al punto tale da essere stata bersaglio di qualche imbecille ubriaco che ha pensato di spararle dalla superficie. E' curioso trovarsi in mezzo a 4 o 5 "tigri dei mari" e non avere mai la benchè minima percezione di essere in pericolo. Ed è ancora più curioso imparare a comprendere i loro stati d'animo ad una prima occhiata. Alcuni sono "sfacciati" e ti puntano come farebbe un cane con l'osso, salvo essere molto educati e decidere all'ultimo momento di cambiare direzione. Altri ti guardano con la bocca chiusa e gli occhi di un bambino che si avvicina ad un clown che lo incuriosisce, ma di cui allo stesso tempo non si fida per niente. A Tiger Beach devi avere molti occhi. Due non bastano assolutamente, a meno che tu non accetti il fatto di voltarti continuamente in tutte le direzioni. A destra, a sinistra, davanti, sopra e - soprattutto - dietro di te. Perchè è da lì che Emma, Smiley e compagnia bella decideranno di arrivare. Tu non sai come questo sia possibile, ma loro sanno perfettamente che tu, gli occhi, non li hai dietro la schiena.

Mi è capitato diverse volte che uno di loro abbia deciso di venirmi così vicino da farsi toccare. Una prima volta mi ha preso a sberle con la sua pinna caudale che, in verticale, era alta quanto me inginocchiato. Una seconda volta (forse proprio Emma) ha deciso di passarmi in mezzo alle gambe. E' qui che devi farle capire chi comanda. A me nessuno passa in mezzo alle gambe se non lo decido io. Specialmente uno squalo tigre con un buco di pallottola sul cranio. In questo caso non è che le puoi dire con aria offesa: "ma ti pare? Non se ne parla di farti passare lì in mezzo!". Al contrario, devi farglielo capire a gesti. Le appoggi delicatamente la mano sul muso e, mentre pensi "ma di cosa è fatto? Di marmo?", glielo schiacci sul sabbione. Lei capirà il messaggio e se ne andrà con aria offesa.

Presto o tardi l'aria nella bombola finisce ed è ora di risalire. E' un peccato perchè, nonostante una media di 70 minuti di immersione, non ne hai mai abbastanza. Ma devo essere sincero, a me risalire non piace. Guardo verso il basso e a vedere cosa sto lasciando mi piange il cuore. Tutte le sante volte vorrei avere le branchie e poter stare lì sotto per ore e ore. Tuttavia, la prospettiva dall'alto mi offre alcuni spunti di riflessione, mentre guardo due dei miei compagni di immersione che si attardano sul sabbione in compagnia di Emma. La prima considerazione è: quanto siamo insignificanti noi esseri umani al cospetto di questi animali? Potrebbero usarci come spuntino mille volte durante un'ora di immersione e invece se ne stanno lì, a metà tra il curioso e l'intimorito. La seconda considerazione è che questo tipo di esperienza è un dono. Quando risalgo la scaletta mi chiedo sempre se avrò la fortuna di reincontrare Emma, Tiny, Smiley e compagnia bella o se l'ottusità di molti esseri umani mi costringerà, un giorno, a vivere solo di ricordi.

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